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1989 - L’EMERGENZA SANATORIE (di Guido Medici)
Il 1989 è l’anno in cui l’Aero Club d’Italia affronta il difficile compito di qualificare come ‘Piloti vds” quelli che fino a poco tempo prima erano definiti “i banditi” dell’aria. Un termine che per molto tempo non sarà abbandonato dalla rappresentanza piú retriva dell’aviazione tradizionale. È l’anno delle sanatorie e della distribuzione dei primi attestati VDS. Ovviamente regna sovrano un diffuso stato confusionale ed è solo grazie alle iniziative delle federazioni e degli Aero Club locali se, in qualche modo, dall’aggrovigliata matassa si libera il filo della logica e qualcosa comincia ad andare a posto. L’Aero Club d’Italia decide come si devono fare le sanatorie di piloti ed istruttori; si costituiscono le prime commissioni esaminatrici degli aspiranti istruttori ma scoppiano i problemi e gli istruttori si rivoltano. A Foligno si fa il primo stage istruttori: il risultato, ancora, è una specie di rivolta.
Non è tutta colpa dell’Aero Club D’Italia
Chi ha gestito le sanatorie sono le Federazioni e noi sveliamo le loro responsabilità. Tutto sembra andare a posto con un comunicato congiunto delle federazioni a favore dell’Ae.C.I.. Confusione anche nelle identificazioni degli apparecchi. Su tutta questa confusione ci scrive una lettera aperta il novello Direttore Generale Ae.C.I. Colonnello Franco Romagnoli che, riferendosi alle litigiose Federazioni, dichiara di essersi trovato nel bel mezzo di una "guerra civile" e a Ischia si svolge il secondo seminario sul VDS per trovare una soluzione condivisa.
Al primo corso istruttori salta tutto e durante il Salone dell’Aeronautica di Forli si fa il punto sulla situazione con l’Ae.C.d’I che festeggia il VDS con tanto di torta e brindisi collettivo. Qualcosa si muove: viene costituita la prima commissione tecnica VDS nell’Aero Club d’Italia. I neo istruttori di VDS si riuniscono a convegno a Pavullo e Gualdo Tadino.
Nel frattempo, finché tutti litigano, i piloti fortunatamente si divertono
Parte la prima edizione del “Meeting di Castiglione del Lago” per iniziativa di due giovani promettenti buontemponi: Massimo Sordi e Alessio Alberati.
Si conferma il successo del “Meeting di Bassano”: vince ancora una volta l’Air Creation. John Pendry è la Superstar del volo libero. Continuano le competizioni. Il campionato italiano di volo libero del 1989 lo vince Angelo Crapanzano. Si svolgono i campionati del mondo a Fiesch. Larry Tudor conquista il record mondiale di volo libero. E Kevin Christopherson glielo ruba pochi mesi dopo. I campionati del mondo si fanno in Brasile. Emerge un giovanissimo Bobbi Whittal al triangolo Lariano. Arriva lo Sport Competition della Wills Wing. Judu Leden si sgancia dalla mongolfiera, supera il Canale della Manica su un delta in volo libero e ci racconta la sua avventura. Meraviglie dell’aerodinamica: con il Flair a efficienza 30.
Con gli ULM si organizzano raid che potremmo classificare nella categoria "Avioturismo estremo": Air Marathon francese: 4000 km nel deserto. Andre George Lafitte attraversa l’Atlantico con un Ulm “Mistral”.
Il Deltaplano a motore domina scuole e mercato
Il deltaplano contagia anche Magni che fa un autogiro con il trapezio. Sugli autogiro c'è poca informazione e organizziamo una tavola rotonda con Fetters, Magni, Polidoro ed io. La “Icaro 2000” di Gianni Hotz e Franco Garzia fa un carrello per volare sdraiati con un motore attaccato alla chiglia. La “Polaris” guidata da Doi Malingri costruisce lo “Spit”; “Motodelta” è leader nella costruzione dei carrelli. Seguita dai fratelli Filippin che lo fanno in ergal. Gli inglesi puntano sui deltaplani da corsa: la Pacific Diffusion progetta e costruisce l'ala da 10 mq “Must”; l'Aerial Arts in “Chaser” monoposto; la Meed Way Micro Lights il “Raven”. . L’italiana “Sirio” insegue con l’Hazard 13. Stupisce il carrello inscatolato “Raid” di Doi Malingri. L’uovo della “Cosmos” e il carrello con la mutanda. “La Mouette” propone il delta “Sphinx B”. Confrontiamo le due ali della Sirio “Hazard” e “Isi”. Presentiamo il primo parapendio a motore italiano Paradise.
Noi andiamo al “Sun’n Fun”
Per capire meglio come sta andando nel resto del mondo andiamo in Florida per testimoniare un’America che cambia. Si diffonde l’autocostruzione in scatola di montaggio e a Mogliano Veneto organizziamo una esposizione sul tema. Il “Barracuda” in Kit e un pioniere dell'autocostruzione, l'ing. Bagalinini, fa il “Bagaliante”. In kit anche la “Pulce del cielo”: storico biplano di Henry Mignet teorico dell’aviazione popolare. In Italia i tre assi sono soprattutto tubi e tela: Edi Razzano della Chickinox Italia (che poi sarà ICP) importa il tubi e tela “Chickinox” che fa concorrenza all'americano "Quicksilver". Facciamo la prova in volo del mitico “Tucano” di Ivan Ferrari al quale seguirà l’”Olimpios”. Presentiamo il “J300” della francese Jcc Aviation. Fa scuola il “Carrera” dell’Advanced Aviation.
Verso la "Guerra per le poltrone" in Ae.C.I.
Il 1989 si chiude nella confusione e ci si appresta ad affrontare il 1990 durante il quale "volo libero" e "volo a motore" riprendono a litigare per assicurarsi un posto nei luoghi di potere dell'Aero Club d'Italia. E' la "Guerra delle poltrone".